Dopo le elezioni statunitensi e la clamorosa vittoria di Donald Trump sono stati in molti a tirare in ballo nel dibattito pubblico la parola “fascismo”. Durante la campagna elettorale il neoeletto presidente americano è stato via via associato alle figure di Benito Mussolini e di Adolf Hitler. Qualcuno, soprattutto in Italia, lo ha paragonato anche all’ex premier (nonché miliardario) Silvio Berlusconi (che però, va ricordato, ha preso le distanze da Trump) e c’è chi si è spinto a definirlo addirittura un Hugo Chávez di destra, un caudillo del Ku Klux Klan. Tutti questi abbinamenti hanno un tratto in comune, quello di spiegare il fenomeno Trump – e soprattutto il fenomeno dei suoi elettori – con paragoni presi da mondi diversi da quello statunitense.Il leit motiv del dopo elezioni non a caso è stato “stanno tornando gli anni trenta”.Ma è davvero così?
La storia dei cinesi negli Stati Uniti ci fa capire il razzismo di oggi
19
Nov